Trovare dischi di questa portata, in cui Bill è al massimo è una fortuna. Un disco meraviglioso in cui il pianista riesce ancora una volta a stupire l’ascoltatore per la sua estrema musicalità e per la precisione di un fraseggio che fa a dir poco paura.
Ho trascritto diversi soli di questo disco e devo dire che ogni volta è una meraviglia scoprire come ogni nota sia li al suo posto con una precisione che lascia senza parole. Il fraseggio è fluido e incisivo come sempre. Il supporto di Eddie Gomez è sempre solido, d’altronde la collaborazione con Bill è di lunga data: sa bene dove il pianista vuole andare a parare e sa sostenerlo al meglio permettendogli di esprimersi al meglio. Anche la figura di Jack De Johnette, sebbene sia una figura nuova nel trio di Bill Evans, regge bene il confronto con gli altri due musicisti sebbene, a mio avviso, rimane spesso un po’ timida.